Manifesto per una Psicoterapia Sociale

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Si intende la psicoterapia, a partire dalla sua radice etimologica, come “cura dell'anima”, cioè come ricerca del benessere dell'individuo a livello bio-psicosociale, in un'interazione reciproca tra queste componenti.

 

La realtà attuale della salute mentale nel Piemonte è molto complessa, soprattutto a causa dei continui tagli alla spesa sanitaria e in relazione al continuo mutamento dei bisogni di salute della popolazione. E’ sempre più difficile accedere ad un servizio pubblico di psicologia in grado di garantire in maniera efficace la presa in carico dei bisogni di salute rilevati nel territorio: i tempi di attesa sono lunghissimi e le risorse spesso inadeguate. In questo modo i bisogni dei cittadini non sempre riescono a trovare un'adeguata risposta sul territorio.

Inoltre, molti non possono permettersi di rivolgersi al mercato privato, date le tariffe molto onerose di molti professionisti.  Spesso sono quindi i bisogni delle fasce di popolazione più svantaggiate dal punto di vista socio-economico a rimanere inascoltati e disattesi, proprio quelle che più di altre avrebbero bisogno di maggior tutela. Molti cittadini finiscono per rivolgersi ai servizi pubblici solo nel momento in cui la sofferenza è diventata ingestibile, con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di perdita di salute per la popolazione e di risorse per il servizio pubblico.

 

La psicoterapia sociale vuole essere un modo per rispondere a queste difficoltà, agendo non solamente sulle persone in difficoltà ma anche sui determinanti sociali della salute mentale, contribuendo ad allargare la disponibilità di risorse di cui ogni soggetto può godere, ad aumentare la consapevolezza dei bisogni e a favorire una corretta percezione della figura dello psicologo, diminuendo lo stigma nei confronti della salute mentale.

 

È già presente nel territorio una rete di centri di psicoterapia, di vari orientamenti, dove chi ha bisogno può ricevere aiuto, consulto, orientamento e sostegno psicologico da professionisti in tempi rapidi e a costi sostenibili. Quello che accomuna questi centri di psicoterapia sociale è una filosofia di base che può essere sintetizzata nei seguenti punti:

  • sopperire alle mancanze del pubblico rispetto ai bisogni di salute mentale, valorizzando e creando rete tra i centri esistenti, che già attuano una psicologia di prossimità, dove chi ne ha bisogno riceva un aiuto;
  • creazione di sportelli di ascolto, orientamento, supporto psicologico e psicoterapico, rivolto alla cittadinanza, ad alta accessibilità. Con alta accessibilità si intende sia che qualunque tipo di problematica viene accolta, sia che il servizio è particolarmente attento alle fasce economicamente deboli, cercando di stabilire con il paziente un adeguato onorario per l'aiuto ricevuto, che tenga presente le sue reali possibilità economiche;
  • contatto con la rete di servizi presenti sul territorio nel quale si opera;
  • grande attenzione alla prevenzione e alla promozione della salute mentale, operando in ottica clinica e sociale, ad ampio raggio, perché agire sulle problematiche presenti prima che diventino troppo grandi sia la strategia più efficace per contrastare il disagio mentale;
  • la rete dei professionisti ha orientamenti psicoterapici differenti, così da poter avere una visione della cura il più ampia possibile;
  • ogni professionista segue una specifica etica del lavoro, che tiene conto e valorizza i risvolti sociali del lavoro clinico, considerandolo come un atto politico, cioè come un atto che incide sul contesto nel quale viene eseguito;
  • considerare il lato politico e quello clinico come due facce della stessa medaglia, cioè agire sui determinanti sociali della salute mentale, più che non sul sintomo dell'individuo.